E’ capitato a tutti credo, almeno una volta nella vita di farsi prendere un’impronta ai denti, per applicare un apparecchio (ortodonzia fissa o mobile) o semplicemente per mettere una corona.
Soprattutto in passato, ma ancora oggi in moltissimi studi dentistici, la tecnica utilizzata per prendere le impronte è quella tradizionale.
Si utilizza un cucchiaio anatomico porta-impronte di metallo o in silicone/plastica. Questo cucchiaio ha forma di arcata o semi-arcata in base alla tipologia di impronta che dev’essere presa. Se hai provato questa tecnica ricordi sicuramente la sensazione di avere in bocca una pasta morbida che affonda nei tuoi denti. A volte può darti anche una leggero senso di soffocamento e di vomito. Il cucchiaio infatti viene riempito con una speciale pasta ed inserito nella bocca del paziente.
I denti affondano in questa pasta e devi attendere così, con la bocca aperta, per alcuni minuti, fino a che la pasta non sia indurita. A questo punto viene estratto il tutto.
Ebbene oggi tutto questo è evitabile recandosi da un dentista che abbia lo scanner intraorale.
Che cos’è lo scanner intraorale?
Lo scanner intraorale è uno strumento moderno con il quale si possono prendere le impronte dentarie digitalmente. Il dott. François Duret può essere considerato il padre dell’odontoiatria digitale poiché già negli anni settanta ipotizzò di acquisire un’impronta ottica dei denti. Certo, riprodurre
la realtà in maniera precisa (e in odontoiatria occorre massima precisione) non è stato semplice e solo oggi gli scanner intraorali di ultima generazione hanno un margine di errore estremamente basso.
E’ composto da un elementare manipolo che all’interno contiene i dispositivi necessari alla scannerizzazione. Tramite di esso si ricevono tutti i parametri indispensabili per creare un modello 3D delle arcate dentarie.
Come si usa lo scanner intraorale?
Il dentista inserisce l’estremità dello scanner all’interno della bocca del paziente con lo scopo di farlo scorrere lungo le arcate dentarie. Lo scanner emette un fascio di luce che, colpendo i denti, è in grado di raccogliere informazioni sulla loro forma e posizione.
Durante questa procedura i dati raccolti dallo scanner intraorale vengono inviati digitalmente ad un computer che restituirà, con estrema precisione, un modello 3D.
Vantaggi dello scanner intraorale rispetto alla tecnica tradizionale
–Velocità. Per eseguire la scansione ci vogliono 5 minuti o meno per l’intera bocca. Nessuna attesa per l’indurimento della pasta presente nel trattamento tradizionale. Nessun rischio di dover riprendere l’impronta, come talvolta accade con la tecnica tradizionale .
–Precisione. Lo scanner raggiunge livelli di precisione altissimi e le scansioni sono già a colori. Inoltre si ottengono informazioni anche sulla densità ossea e le posizioni dei nervi.
–Nessuna sensazione di nausea o vomito che in qualche caso accade con l’utilizzo del cucchiaio e della pasta. In linea generale minore invasività.
–Ogni dato può essere inviato digitalmente a colleghi, odontotecnici ecc. velocizzando di molto il flusso di informazioni
–Riduzione dei tempi dell’intero trattamento. Minor numero di viste e sedute più brevi. Inoltre si riduce la necessità di successive modifiche per restauro e remake.
Sicuramente il paziente lo preferisce e, se ben informato, a parità di altre condizioni, tende a preferire il dentista che possiede lo scanner intraorale (come lo studio dentistico Marconi).
E’ difficile trovare svantaggi. Lo svantaggio principale è per il dentista poiché naturalmente questa tecnologia, anche se semplice da usare, è costituita da strumenti sofisticati e quindi ha un costo considerevole. Costo che però è ampiamente giustificato dai vantaggi che si ottengono nei trattamenti e nella soddisfazione dei propri pazienti.