Lo scopo della medicina moderna non è solo quello di trovare cure e terapie sempre più efficaci, ma anche quello di utilizzare tecniche sempre meno invasive per il paziente.

Una di queste è l’utilizzo del laser in odontoiatria.

Il laser (light amplification by stimulated emission of radiation), la cui invenzione risale al 1960 per opera del californiano Theodore Harold Maiman, da molti anni viene utilizzato anche in medicina in diversi campi tra i quali: oftalmologia, trattamento delle emorroidi, contro alcune tipologie di tumori e sempre più frequentemente in medicina e chirurgia estetica (epilazione , trattamento delle lesioni pigmentate,
delle cicatrici atrofiche, nel trattamento delle lesioni vascolari ecc.).

Il laser in odontoiatria
Per vedere il primo laser in campo odontoiatrico bisogna risalire al 1987.
L’utilizzo del laser in odontoiatria è stato oggetto di recensioni positive ma anche di recensioni non proprio esilaranti, per usare un eufemismo. Alcuni pazienti hanno avuto infatti esperienze negative. Il laser è sicuramente un passo in avanti sotto molteplici punti di vista, tuttavia il suo utilizzo dev’essere fatto da specialisti bravi e soprattutto preparati.
Le istruzioni date dal venditore dell’apparecchio laser non sono sufficienti per poter fornire un servizio professionale di eccellenza. La tecnologia è assolutamente ottima e all’avanguardia, ma occorre che i medici abbiano una formazione specifica.

Quali sono i campi di applicazione del laser in odontoiatria?
E’ utilizzato soprattutto in chirurgia odontoiatrica, parodontologia e conservativa (cura delle carie), pedodonzia, ma anche nelle biostimolazioni per lesioni del cavo orale e più recentemente è sempre più usato in igiene dentale per sbiancamenti professionali.

Quali sono i vantaggi ?
Minore invasività. Sedute più brevi senza l’utilizzo del bisturi, del trapano e senza la necessità, se non in rari casi, di ricorrere all’anestesia locale.
Nessuna ipersensibilità come ad esempio la sensazione caldo/freddo.
– Nel caso di parodontiti il raggio del laser penetra all’interno della tasca parodontale, distruggendo i batteri responsabili della malattia e con l’ausilio di apparecchi di ingrandimento è in grado di curare, senza la chirurgia, piorree in fase avanzata.
– Il laser risolve immediatamente casi di sanguinamento. Ecco un motivo per cui è particolarmente indicato in pedodonzia in quanto i bambini sono spesso terrorizzati dalla vista del sangue (effetto emostatico, cicatrizzante e coagulante).
Riduce le recidive. Il suo potere antibatterico evita il rischio di infezioni .
– last but not least, come dicono gli americani, la maggior precisione negli interventi.