Portare i bimbi dal dentista è molto importante per il corretto sviluppo del cavo orale. Qualsiasi problematica, se trattata durante la crescita, ha molte più possibilità di essere risolta con successo.

L’ortodonzia intercettiva (branca dell’ortodonzia) ha lo scopo di prevenire la comparsa di malocclusioni o di trattarle, limitandone la gravità.

E’ consigliabile portare i bimbi dal dentista, per questo tipo di controllo, già a 5-6 anni. E’ in questa fase, durante la crescita dei mascellari, che è opportuno intervenire in caso di malocclusione (ovvero quando i denti dell’arcata superiore non sono perfettamente allineati con quelli dell’arcata inferiore).

Gli obiettivi principali dell’ortodonzista sono: 1) Prevenire problematiche dello sviluppo osseo 2) Modulare la crescita dei mascellari 3) Guidare l’eruzione dei denti permanenti.

Quali sono le cause delle malocclusioni?
Le cause delle malocclusioni possono essere genetiche o ambientali.
Talvolta purtroppo intervengono entrambe ad aggravare la situazione.
Nello sviluppo, le ossa mascellari subiscono l’influenza genetica dei genitori sia per quanto riguarda la forma che la dimensione. L’aspetto ereditario è immodificabile, pertanto l’ortodonzista, con una corretta anamnesi familiare, potrà avere un quadro più preciso della situazione.

Le cause ambientali invece riguardano tutti quei comportamenti che possono alterare la crescita genetica delle ossa mascellari e quindi la posizione dei denti. Queste abitudini scorrette possono determinare malocclusione, quindi se si interviene in tempo è possibile intercettare e modificare questi comportamenti con terapie ortodontiche opportune. Tra i principali comportamenti inadeguati ricordiamo: la respirazione orale (talvolta i bambini tendono a respirare con la bocca invece che col naso), il succhiamento del pollice, l’uso per troppo tempo della tettarella, la deglutizione atipica.

Le situazioni più frequenti di intervento dell’ortodonzista sono:

  • Palato stretto (carenza di spazio nell’avanzamento della permuta dentaria nell’arcata superiore)
  • Morso incrociato (Rapporto di masticazione invertito tra arcata superiore e inferiore)
  • Morso aperto : contatto anomalo degli elementi dentari (per interposizione della lingua, ciuccio ecc.)
  • Morso profondo: gli incisivi superiori coprono eccessivamente gli incisivi dell’arcata inferiore.
  • 1a classe: la cuspide mesiale vestibolare del primo molare superiore si articola con il solco vestibolare del primo molare inferiore.
  • 2a classe: la mascella è posizionata eccessivamente avanti rispetto alla mandibola (mandibola retrognatica)
  • 3a classe: la mascella è posizionata eccessivamente indietro rispetto alla mandibola. In quest’ultimo caso la malocclusione spesso dipende da una mandibola troppo sviluppata e va ad incidere negativamente sulla funzione masticatoria ed estetica. Un esempio esplicativo lo si può avere guardando la bocca di Shreck.

Come può intervenire l’ortodonzista?
Gli apparecchi più usati nella moderna ortodonzia intercettiva sono diversi e qui ne citiamo alcuni:
Quad-helix. Idoneo per espandere, contrarre, ancorare, ruotare o derotare.
Può essere realizzato anche in versione rimovibile.
Trazioni extraorali. Apparecchio dove agiscono due forze: la forza d’azione che scarica direttamente sui molari superiori e la forza di reazione che scarica sul collo e sulla testa. Agendo in maniera opportuna e personalizzata su queste forze, si ottiene un effetto correttivo a livello scheletrico e dentale.
L’espansione rapida del palato, che aprendo la sutura centrale del palato consente correzioni molto grandi ed insieme alla maschera di Delaire, é la soluzione migliore nel trattamento ortopedico delle gravi contrazioni del mascellare.
Gli apparecchi funzionali (BIONATOR , MONOBLOCCO DI ANDRESEN, PLACCA FUNZIONALE DI CERVERA, FRANKEL ecc.)
usati da soli o insieme ad apparecchi fissi favoriscono
positivamente la crescita mascellare e mandibolare.
Arco di utilità. Applicati ad attacchi fissi sui molari ed incisivi permanenti, hanno lo scopo principale di ottenere il livellamento dell’arcata e il raddrizzamento dei molari.

Non smetteremo mai di ripetere che è fondamentale portare i bimbi dal dentista per controlli il prima possibile, in modo da avere un quadro clinico dettagliato e poter intervenire per tempo, con ottime speranze per un corretto sviluppo dento-scheletrico.