Tutti sanno che il fumo fa male ai polmoni e che incide pesantemente sulla nostra salute in tutti gli organi del corpo umano.
Si stima che siano imputabili al fumo di tabacco più di 93 mila morti l’anno in Italia con più del 25% di questi decessi imputabili ad individui tra i 35 ed i 65 anni di età.
https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4812
Il 31 maggio sarà la giornata mondiale senza tabacco. Porre l’accento sul tema per sensibilizzare le persone, sebbene sia stato fatto già innumerevoli volte, è sempre importante .
Non è mai troppo tardi per smettere di fumare.
Quali sono però gli effetti del fumo sulla salute orale?
Uno dei primi indizi per capire se una persona fuma è guardargli la bocca. L’aspetto estetico della nostra bocca viene spesso compromesso dal fumo. In genere i denti di chi fuma tendono ad ingiallirsi più facilmente e spesso possono generarsi macchie ai denti.
Per chi fuma la pulizia professionale dei denti dovrebbe quindi essere più frequente rispetto alla popolazione che non fuma.
Diversi studi e dati statistici indicano inoltre una maggiore probabilità di carie dentale in chi fuma, con tutte le conseguenze note.
Le sostanze tossiche assorbite fumando generano anche alitosi , che non aiuta sicuramente i rapporti sociali.
Secondo la divisione Mouth Healthy dell’American Dental Association (Associazione Dentistica Americana)
www.mouthhealthy.org/en/
il fumo può anche compromettere il senso del gusto e dell’olfatto e incidere sui tempi di guarigione dopo aver eseguito un’estrazione dentale o altri interventi orali.
Oltre a questi aspetti , sicuramente importanti ve ne sono altri ancora più gravi per chi è vittima di questo vizio.
Il fumo può provocare il cancro alla bocca, parodontiti e gengiviti.
La parodontite è un’infiammazione dei tessuti parodontali (osso alveolare, legamento parodontale, cemento radicolare e gengiva), quindi dei tessuti che circondano il dente.
Nella bocca di un fumatore la presenza di batteri parodontopatogeni aggressivi è nettamente superiore rispetto ad un non fumatore. Infatti nel fumo da sigaretta o sigaro esistono ca. 4.000 sostanze tossiche e possibilmente cancerogene.
I denti di un fumatore tendono a macchiarsi favorendo la parodontite ma soprattutto il fumo fa procedere più rapidamente la malattia, rende più difficile la diagnosi precoce e i trattamenti risultano meno efficaci in quanto il fumo riduce le difese immunitarie per combattere la malattia.
Inoltre la nicotina restringe i vasi sanguigni influendo sull’efficacia degli agenti che combattono i batteri .
I fumatori incalliti (+ di 10 sigarette al giorno) hanno un rischio di sviluppare la parodontite da 3 a 5 volte superiore rispetto a chi non fuma.
Il cancro orale è più frequente in percentuale nei fumatori. C’è una possibile correlazione tra l’altro tra parodontite e alcune tipologie di tumori (studiodentisticomarconi.it/parodontote-e-tumori/ ) .
Una ricerca effettuata all’Università della California su malati di cancro orale ha evidenziato che otto pazienti su dieci erano fumatori.
oralcancerfoundation.org/understanding/tobacco/
L’esposizione continuativa alle sostanze tossiche del fumo, che dalla bocca passano in gola prima di arrivare ai polmoni, può causare alterazioni del cavo orale, con la possibilità di generare un cancro.