La sensibilità verso l’ambiente, l’eco-sostenibilità, la biocompatibilità dei materiali è sempre maggiore e molte persone fanno particolare attenzione ai materiali con cui sono fatti i prodotti che utilizzano.
In particolar modo è all’ordine del giorno il problema dei materiali in plastica, che in buona percentuale non vengono o non possono essere riciclati e vanno quindi ad aumentare l’inquinamento a tutti i livelli: suolo, acqua , aria.
In pochi ci pensano ma anche gli spazzolini da denti in plastica non sono riciclabili.
Il mix di materiali che compongono gli spazzolini di plastica non possono essere differenziati attraverso la raccolta differenziata.
Questo significa che da quando sono entrati in commercio (agli inizi del ventesimo secolo), in ogni parte del mondo si sono accumulati come rifiuti.
Inoltre resistono nell’ambiente ben più a lungo della nostra vita media perché mediamente si decompongono in ca. mille anni.
Pensiamo solo a quanti spazzolini da denti consumiamo nell’arco della nostra vita. Mediamente consumiamo ca. 4 spazzolini all’anno (naturalmente se ci laviamo i denti secondo le corrette indicazioni di igiene orale).
Anche se sono oggetti piccoli il loro consumo in plastica è considerevole.
Per fare un esempio, necessitano ca. 50 milioni di chilogrammi di plastica all’anno per i soli Stati Uniti, che poi inevitabilmente vengono stoccati in qualche discarica.
Esiste un’alternativa agli spazzolini di plastica?
Sì, una valida alternativa sono gli spazzolini in bambù.
Ricordiamo che prima del ventesimo secolo si sono usati per secoli materiali naturali per la propria igiene orale. In tempi molto remoti si utilizzavano legnetti, ,ramoscelli, piume d’uccello. In Cina nel XV secolo usavano legnetti di bambù con setole di cinghiale. Ci sono notizie sull’utilizzo di un panno di lino imbevuto di oli di zolfo e soluzioni saline strofinato direttamente sui denti (metodo greco). Oppure più avanti, intorno al 1780, a seguito dell’invenzione di quello che è considerato il primo vero spazzolino da denti (da parte dell’imprenditore inglese William Addis di Clerkenald) spazzolini con peli di coda di mucca fissati su ossa di mucca .
Non si tratta di un vero ritorno al passato ma sicuramente gli attuali spazzolini di bambù sono un’alternativa valida e moderna ai normali spazzolini in plastica, con l’enorme vantaggio però di essere biodegradabili al 100%, eco-sostenibili, con proprietà naturali antibatteriche , versatili e leggeri.