L’evidenza dimostra che spesso chi soffre di bruxismo è soggetto a roncopotia, ovvero ad avere un disturbo respiratorio del sonno con l’emissione di suoni rauchi, più comunemente chiamato “russamento”. Il problema è che spesso la roncopatia è collegata alle apnee notturne.

Come molti sanno le apnee notturne riguardano l’interruzione della respirazione durante il sonno a causa dell’ostruzione delle vie aeree superiori. Soprattutto quando quest’ultime sono frequenti (alcuni autori indicano superiori a 5) e per almeno 10 secondi potrebbero portare a gravi complicazioni, in particolar modo sul sistema cardiovascolare (le apnee notturne comportano la sospensione temporanea di apporto di ossigeno, oscillazioni della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, facendo aumentare i rischi di infarto, ictus, aritmie ecc.)

Il bruxismo, di cui abbiamo già parlato in questo articolo: studiodentisticomarconi.it/bruxismo-da-stress riguarda il digrignamento dei denti durante il sonno. Quest’ultimo provoca usura dei denti e può essere accompagnato da mal di testa e dolori alla mandibola. Quello che conta, in questo contesto, è che per gli odontoiatri il bruxismo deve rappresentare un segnale importante per portare il paziente ad approfondire l’eventuale presenza, tramite un’anamnesi accurata e diagnostica, di roncopatia e/o apnee notturne. Il russamento e le apnee notturne sono infatti talvolta associate a bruxismo. I dati indicano che ca. il 25% di soggetti che soffrono di apnee notturne hanno problemi di bruxismo (hyam Subramanian, del Baylor College of Medicine di Houston, Stati Uniti)

Le cause delle apnee notturne possono essere diverse, tra cui il sovrappeso, l’abuso di bevande alcoliche prima di andare a dormire, l’ostruzione delle vie aeree superiori. Anche denti e mandibole possono avere un ruolo. In caso di malocclusioni dentali le vie aeree possono ostacolare la corretta respirazione (Ad esempio nei casi di palato contratto o scarso sviluppo mandibolare)

Le soluzioni apportate dall’odontoiatra per aiutare il paziente in caso di bruxismo e quindi anche per andare incontro ai problemi di russamento (che abbiamo visto spesso collegato ad apnee notturne)
sono:
bite notturno (una placca occlusale in resina masticatoria personalizzata) da posizionare in bocca durante la notte

Apparecchi di avanzamento della mandibola (MAD). Simili al bite notturno in quanto placche da applicare sulle arcate dentali, hanno lo scopo particolare, di favorire lo scivolamento della mandibola in avanti impedendo la caduta all’indietro della lingua.
Queste tecniche aiutano l’apertura delle vie aeree favorendo la respirazione.