La paura del dentista è un fenomeno molto diffuso che riguarda adulti e bambini, senza distinzioni. Secondo diverse ricerche, circa il 64% degli italiani prova ansia all’idea di un appuntamento odontoiatrico, e tra questi almeno il 15-20% soffre di odontofobia, una forma più intensa e invalidante di fobia legata agli ambienti e ai trattamenti odontoiatrici.

Questo tipo di timore può avere effetti importanti sulla salute orale. Chi ha paura tende infatti a rimandare o evitare le visite periodiche, permettendo a carie, infezioni e problemi gengivali di progredire indisturbati fino a diventare emergenze dolorose o costose. In questo modo, si alimenta un circolo vizioso in cui il disagio cresce insieme alla complessità delle cure necessarie.

Le paure principali: una classifica

Esistono molteplici fattori che contribuiscono alla paura del dentista. Alcuni sono legati a esperienze negative passate, altri a stimoli sensoriali fastidiosi, altri ancora a componenti psicologiche profonde. Ecco una classifica delle paure più comuni riportate dai pazienti:

  • Paura del dolore – è la più diffusa: quasi il 40% delle persone teme che il trattamento provochi sofferenza, anche in presenza di anestesia.
  • Odore dei prodotti chimici – alcuni odori tipici degli studi dentistici evocano ricordi spiacevoli o sensazioni di malessere nel 24% dei pazienti.
  • Rumore del trapano – un classico tra le cause d’ansia: il rumore acuto del trapano mette a disagio il 21% dei pazienti.
  • Essere costretti a restare fermi sulla poltrona – il senso di impotenza e immobilità può generare ansia in chi soffre di claustrofobia o ha bisogno di controllare l’ambiente.
  • Tenere la bocca aperta a lungo – per il 48% degli italiani questo è un disagio fisico significativo, spesso accompagnato da fastidio alla mandibola o senso di soffocamento.
  • Timore dei costi – non è una paura “medica”, ma il costo percepito delle cure può rappresentare un freno importante e contribuire all’evitamento.

È interessante notare che in molti casi queste paure si presentano insieme, amplificandosi a vicenda. Per esempio, il rumore del trapano può evocare la paura del dolore, e la postura sulla poltrona può far sentire vulnerabili, innescando un senso di ansia generalizzata.

Per approfondire, consigliamo anche di leggere questo articolo interno: La paura del dentista, dove vengono proposte riflessioni utili per riconoscere e affrontare il problema.

Conseguenze dell’ansia dentale non trattata

Il rinvio sistematico delle visite può avere gravi ripercussioni: una carie non curata può evolvere in una pulpite, un’infezione gengivale può causare la perdita del dente, e un problema ignorato può comportare interventi complessi e costosi in futuro. Non solo: trascurare la salute orale può influenzare anche il benessere generale, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e complicanze infiammatorie sistemiche.

Come superare la paura del dentista

Superare la paura del dentista è possibile, ma richiede ascolto, empatia e strategie su misura. Ecco alcune soluzioni efficaci:

  • Comunicazione aperta – Parlare apertamente con il dentista delle proprie paure aiuta a creare fiducia e permette di adattare la seduta alle esigenze del paziente.
  • Tecniche di rilassamento – Respirazione profonda, visualizzazione guidata e mindfulness possono ridurre l’ansia prima e durante la seduta.
  • Uso della sedazione cosciente – Inalare una miscela di protossido d’azoto e ossigeno aiuta a rilassarsi, mantenendo il paziente cosciente ma privo di ansia.
  • Appuntamenti brevi e graduali – Programmare visite di controllo più brevi e frequenti può aiutare a familiarizzare con l’ambiente odontoiatrico in modo progressivo.
  • Supporto psicologico – Nei casi più gravi, il supporto di uno psicologo specializzato in ansia o fobie può fare la differenza.

La paura del dentista è reale e diffusa, ma non deve diventare un ostacolo alla salute. Con il giusto approccio, si può trasformare la visita odontoiatrica in un’esperienza serena e accessibile. I professionisti del settore oggi sono sempre più attenti all’aspetto psicologico e offrono soluzioni personalizzate per ogni tipo di paziente.


Fonti