Si può facilmente intuire che è una domanda sbagliata. Non esiste un dentifricio migliore in assoluto. Esiste il dentifricio migliore per ogni singolo individuo in base alle sue specifiche esigenze.
Nella vasta gamma di dentifrici che si trovano in commercio si possono identificare le tipologie principali
1) dentifrici anticarie al fluoro
2) dentifrici desensibilizzanti
3) dentifrici sbiancanti
4) dentifrici per parodontite
5) dentifrici per l’alito fresco
6) dentifrici anti-tartaro e anti-placca
1) Dentifrici anticarie al fluoro
Sono i dentifrici più utilizzati, ma soprattutto sono indicati se sei un soggetto che facilmente incorre in fenomeni cariosi, in quanto il fluoro è l’elemento che può contrastare lo sviluppo di carie. La presenza nei dentifrici di fluoro tra i 1000 e 1500 ppm è utile per prevenire la carie. Il fluoro rinforza lo smalto dentale e lo rende più resistente allo sfaldamento provocato dagli acidi della placca batterica. Naturalmente l’utilizzo del dentifricio è collegato ad una corretta igiene orale (lavando i denti almeno 2 volte al giorno nel modo corretto) e non sostituisce i controlli di routine dal proprio dentista per effettuare una o due volte l’anno la pulizia dei denti.
Attenzione però ai bambini fino a 6 anni. In questo caso è opportuno scegliere un dentifricio con basse dosi di fluoro (non superiore ai 500-600 ppm) in quanto c’è il rischio che possano ingoiare una quantità di fluoro eccessiva che potrebbe portare a problemi di salute.
2) Dentifrici desensibilizzanti
Per chi soffre di sensibilità dentale esistono dei dentifrici che contengono sostanze che aiutano a bloccare la sensibilità dei denti come per esempio nitrati di potassio, zinco citrato o cloruro di stronzio.
Spesso la sensibilità si manifesta quando i tessuti che proteggono la radice dei denti si degradano, provocando fastidio o dolore ingerendo cibi caldi e freddi. L’utilizzo di un dentifricio adatto può essere d’aiuto, ma persistendo il problema, è opportuno recarsi dal dentista per un controllo appropriato, per verificare se oltre al dentifricio occorrano trattamenti ulteriori.
3) Dentifrici sbiancanti
In commercio esistono tantissimi dentifrici sbiancanti. Sono spesso sconsigliati dai dentisti in quanto l’uso improprio
collegato con l’eccessiva aggressività abrasiva di alcuni di questi dentifrici potrebbero danneggiare lo smalto. L’ideale è
sempre quello di rivolgersi al proprio dentista per eseguire uno sbiancamento dei denti professionale, tuttavia questi dentifrici sono sempre più utilizzati ed hanno il potere di rimuovere dai denti le macchie di fumo, caffè, vino ed altre sostanze.
4) Dentifrici per parodontite
La pubblicità ci martella tutti i giorni con il problema delle gengive sanguinanti. “Se sanguinano potresti avere la parodontite, usa il nostro dentifricio”, recitano più o meno in maniera insistente queste pubblicità. Magari mentre le guardi stai mangiando un panino e ti va di traverso, ma effettivamente questi dentifrici contenenti fluoro e sostanze antisettiche (clorexidina) aiutano a combattere i batteri in bocca. Sono dentifrici utili per problemi gengivali ma dovrebbero essere usati solo per brevi periodi in base alle direttive del proprio dentista.
5) Dentifrici per l’alito fresco
Ci sono dentifrici che aiutano ad avere un alito fresco e piacevole all’olfatto. Sono dentifrici rinfrescanti con ingredienti naturali e/o vegetali (soprattutto erbe). E’ da tenere presente che però non combattono l’alito cattivo cronico, per il quale bisogna recarsi dal dentista per indagarne le cause, ma possono solo mascherarlo.
6) Dentifrici anti-tartaro e anti-placca
Ci sono in commercio dentifrici specifici anti-tartaro anti-placca.
La placca, che si deposita nei denti, subisce dopo poco tempo, un processo di calcificazione che la trasforma nel tartaro, che è un materiale duro e resistente (depositi minerali). Quest’ultimo può portare col tempo malattie del cavo orale come gengiviti, carie e parodontite. E’ quindi importante intervenire, non solo perché è fastidioso, ma per mantenere in salute la propria bocca. Bisogna quindi rivolgersi al proprio dentista per effettuare la detartrasi. La frequenza non è standard e dipende da un individuo all’altro. Il tuo dentista saprà consigliarti al meglio. Esistono dentifrici che possono aiutare a prevenire e contrastare lo sviluppo del tartaro.
Ingredienti caratteristici per questi dentifrici sono i pirofosfati, che impediscono la precipitazione di sali di calcio. L’azione congiunta tra pirofosfato e sale di calcio si è rivelata ancor più utile nel prevenire la calcificazione della placca batterica.
Da quanto scritto emerge che comunque, per qualsiasi problematica odontoiatrica, nessun dentifricio sostituisce l’intervento del dentista, ma sicuramente sono utili in fase di prevenzione e contrasto.
Nessuno più del nostro dentista potrà consigliarci il dentifricio più adatto alle nostre esigenze, pertanto anche nella scelta del dentifricio è sempre bene chiedere un supporto al nostro odontoiatra di fiducia.