Nella vita ti puoi trovare nella situazione spiacevole in cui l’unica soluzione da adottare è l’estrazione di uno o più denti. Una delle cause più comuni e frequenti in cui occorre estrarre il dente è quando il dente è talmente rovinato da un fenomeno di carie estesa che si impone l’estrazione ma anche nel caso in cui un dente è troppo mobile, nell’eventualità di infezioni ecc.
Una delle principali paure recandosi dal dentista è proprio l’estrazione di un dente. Devi però sapere che in realtà, anche se in qualche caso senti il dentista usare parecchia energia per toglierti il dente , per mezzo dell’anestesia tu non sentirai praticamente nulla. L’estrazione di un dente è indolore.
In alcuni casi può essere necessario mettere qualche punto di sutura, ma anche in tale situazione, sotto anestesia, non farà assolutamente male.
Come ti devi comportare una volta lasciato lo studio in seguito all’estrazione di un dente?
Il rischio, una volta estratto il dente è quello di avere sanguinamento. In tal caso il dentista ti fornirà fin da subito, se occorre, una borsa di ghiaccio da applicare sulla guancia in corrispondenza delle zona in cui è stato estratto il dente. Il ghiaccio andrà applicato ad intervalli regolari (più o meno ogni 10 minuti) per le prime 24 ore.
Può essere che tu possa avere del gonfiore a causa di un edema ma andrà a posto nel giro di qualche giorno.
Nel caso in cui il sanguinamento dovesse persistere puoi utilizzare una garza (non cotone) leggermente inumidita e spingere con forza sulla zona sanguinante. Questa manovra dovrebbe risolvere il problema.
Nell’eventualità rarissima in cui il sanguinamento dovesse essere cospicuo e non dovesse arrestarsi occorre recarsi immediatamente dal medico.
Inoltre, il dentista, se occorre, spesso consiglia l’assunzione di un antibiotico per evitare possibili infezioni.
Cosa evitare dopo l’estrazione di un dente?
La cosa più importante è evitare bevande o cibi caldi che possono favorire il sanguinamento . Non lavarsi i denti per la consueta igiene orale per almeno 24 ore. Niente risciacqui con collutori o acqua.
Dopo qualche giorno per la normale ripresa delle attività di pulizia si suggerisce l’utilizzo di uno spazzolino morbido.
Rifuggire assolutamente dall’assunzione di aspirina o di qualsiasi altro farmaco con proprietà vasodilatatrici.
Durante i pasti evitare anche cibi che possono infiltrarsi nella zona interessata come semini di pomodori o kiwi e/o alimenti che si sgretolano .
Se possibile si dovrebbe evitare di starnutire o di tossire , di sputare o aspirare forte. Tutte queste operazioni potrebbero favorire il sanguinamento.
Sempre per scongiurare sanguinamenti il dentista consiglierà di stare seduti o in posizione eretta e anche durante il sonno meglio utilizzare due cuscini in modo da tenere la testa un po’ sollevata.
Sottrarsi dall’assunzione di alcolici e dal fumare.
Quali effetti a più lungo termine si possono avere dopo l’estrazione di un dente?
Sì, a volte si sottovalutano ma possono esserci effetti anche a più lungo termine. Quando si estrae uno o più denti si lascia un vuoto che va a destabilizzare anche i denti circostanti.
Talvolta puoi sentirti la testa vuota (come fra le nuvole) oppure avere proprio mal di testa e in alcuni casi alla cervicale.
Il vuoto lasciato dall’estrazione del dente può determinare l’allungamento dei denti che prima poggiavano in chiusura sul dente estratto e lo spostamento dei denti vicini verso la nuova cavità. Tutto ciò può comportare un problema di tipo gnatologico. Si va ad alterare la normale chiusura dei denti che possono toccarsi prima o comunque male. Talvolta questo provoca tensione nei muscoli adibiti alla chiusura della bocca.
Succede quindi che magari hai mal di testa e ti chiedi da cosa possa dipendere, ti imbottisci di farmaci antidolorifici inconsapevole della vera causa. Pensi allo stress della vita quotidiana o a errori di postura davanti al computer e invece quello che dovresti fare è recarti dal tuo dentista per un controllo gnatologico.