L’Italia si mette a norma.

Come ormai in molti paesi UE, anche in Italia si dovranno rispettare le norme per lo smaltimento del mercurio per le otturazioni.
Questo per il fatto ormai assodato della tossicità ambientale del mercurio.

 

L’articolo

La norma di cui si parla è indicata nell’articolo 10 del Regolamento UE 2017/852. Entrerà in vigore come obbligo per tutti gli studi dentistici italiani, il 1 gennaio 2019.

 

Cosa prevede

Per prima cosa sarà vietato l’utilizzo di mercurio libero per effettuare otturazioni dentali, inoltre si dovranno utilizzare sistemi di smaltimento adeguati e a norma per impedire che il mercurio presente nell’amalgama, che è stato rimosso dal dente, possa inquinare l’ambiente.

In realtà, la gran parte dei dentisti italiani non utilizza più da tempo l’amalgama incriminato, il 90% dei restauri attualmente viene fatto con resine composite, molto più estetiche in quanto sono dello stesso colore del dente.

La pratica di utilizzare amalgama con la presenza di mercurio libero, tanto utilizzate in passato è ormai quasi del tutto scomparsa, le nuove norme prevedono che possa essere utilizzato solo in forma incapsulata pre-dosata, al fine di impedirne la dispersione.

Già l’anno scorso il Parlamento Europeo aveva dato il primo via libera all’entrata in vigore dal 2018 al divieto dell’utilizzo di amalgama dentale nelle otturazioni eseguite su bambini al di sotto dei 15 anni e per le donne in stato di gravidanza o durante l’allattamento.

Ma, se da questo punto di vista i dentisti tradizionali erano già su questa direzione, per non parlare dei dentisti che integrano l’odontoiatria tradizionale con quella olistica, come lo studio dentistico Marconi, la vera novità riguarderà invece lo smaltimento.

Tutti i dentisti, avranno l’obbligo di raccogliere i residui delle vecchie otturazioni che dovranno esser rimosse ed inoltre avranno il compito di stoccare in modo corretto questi rifiuti. Normalmente, fino ad oggi, dopo l’asportazione di un’amalgama, il residuo confluisce in un aspiratore
che porta il tutto nella rete fognaria e successivamente nel mare. Questo non sarà più consentito.

Il nuovo regolamento impone l’utilizzo di un dispositivo che possa separare l’amalgama dal resto. Questi rifiuti dovranno poi esser raccolti e gestiti da una struttura o da un’azienda autorizzata per la gestione dei rifiuti .