Anoressia in particolare ma anche bulimia sono disturbi alimentari molto frequenti soprattutto nei giovani e sempre più spesso anche tra i bambini . La stragrande maggioranza di chi ne soffre sono donne (il 95,9% contro il 4,1% di uomini). In totale, in Italia, che soffre di disturbi alimentari sono ca. 3 milioni di persone. A dichiararlo è Laura Dalla Ragione, direttrice del Numero Verde SOS Dca ( www.disturbialimentarionline.it/ ) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla vigilia della VI Giornata del Fiocchetto Lilla ( www.facebook.com/coloriamocidililla/videos ), che si è svolta il 15 marzo.

Questi disturbi che richiedono supporto psicologico e medico possono essere evidenziati anche attraverso una visita odontoiatrica. Normalmente le persone che ne soffrono si rivolgono al dentista solo per correggere inestetismi connessi con questi disturbi.

In realtà l’odontoiatra può cogliere precocemente i segnali che fanno pensare a questi disturbi e quindi, oltre ad intervenire per porre rimedio ai danni odontoiatrici, può indirizzare il paziente, che magari ha sottovalutato fino ad allora il suo problema, verso gli aiuti specialisti adeguati.

Ma cosa accade, da un punto di vista odontoiatrico, a chi soffre di disturbi alimentari ?

Spesso chi ha questi disturbi è soggetto a frequenti episodi di vomito. Il problema è che quest’ultimo per sua natura è acido pertanto può agire nocivamente sullo smalto dei denti, erodendoli. Inoltre, le persone, inconsapevoli del danno che provocano, corrono subito a lavarsi i denti immediatamente dopo aver vomitato. Abbiamo visto, in un altro articolo (www.studiodentisticomarconi.it/quanto-attendere-prima-di-lavarsi-i-denti/) , che non ci si lava i denti subito dopo aver bevuto caffè o spremute, in quanto sostanze con una discreta acidità. A maggior ragione bisogna evitare di lavarsi i denti immediatamente dopo episodi di vomito ma attendere ca. 60 minuti. Un ambiente acido in bocca di concerto con l’uso aggressivo dello spazzolino (peggio se con setole dure) provoca erosione ai denti. Occorre che in bocca si sia ripristinato un ambiente meno acido o neutro prima di lavarsi i denti e in questi casi insistere anche con la pulizia della lingua.

Questo aspetto, unito all’azione dei succhi gastrici non provoca solo erosione ai denti ma col tempo porta ad una recessione gengivale .

Aumenta la sensibilità al caldo e al freddo e i denti si assottigliano.

La possibilità di incorrere in carie aumenta in quanto i batteri penetrano più facilmente, aggredendo la dentina.

Il ruolo dell’odontoiatra, come già indicato è cruciale per portare alla luce, dove già non fosse, eventuali disturbi alimentari, portando consapevolezza al paziente. L’odontoiatra dovrà parallelamente intervenire sui danni provocati nel cavo orale e consigliare al paziente l’utilizzo di dentifrici opportuni rimineralizzanti. Quest’ultimi sono dentifrici con fluoro ed altre sostanze che aiutano a ripristinare i minerali utili ai denti, indicati inoltre per limitare la carie e contrastare l’ipersensibilità dentale.

E’ opportuno che il dentista suggerisca il comportamento da tenere nell’immediatezza di episodi di vomito, ovvero risciacquare i denti ma utilizzando per esempio acqua e bicarbonato o sostanze che vanno a mitigare l’acidità in bocca, attendendo invece, come già ricordato, ca. 60 minuti prima di lavarsi i denti con spazzolino e dentifricio.