Uno dei sogni più noti delle persone è quello di perdere i denti, con tutta la simbologia che ne consegue, ma, soprattutto con l’avanzare degli anni (sebbene succeda ad ogni età), può accadere realmente di perdere o dover togliere dei denti.
In questo caso, quali soluzioni può prendere il dentista per i denti mancanti?
Cause per denti mancanti
Primo di tutto ricordiamo le cause più frequenti che portano alla perdita dei denti o che ci costringono a toglierli:
problemi seri alle gengive , carie importanti, traumi per incidenti vari, infezioni dentali, placche batteriche, bruxismo (per indebolimento graduale dell’osso mandibolare), carenze di minerali ecc.
Quando accade ci sono 4 comuni possibili soluzioni:
– Un impianto dentale;
– Un ponte dentale;
– Protesi mobili.
– Protesi fisse su impianti
Normalmente non è il paziente che decide liberamente quale di queste soluzioni adottare, perché magari pensa che una soluzione valga l’altra.
Talvolta non tutte possono essere indicate nella stesso modo. Sarà il dentista che in base al caso e ad una corretta anamnesi suggerirà al paziente quale soluzione adottare nel suo specifico caso.
Implantologia dentale
L’implantologia dentale è sicuramente la tecnica più moderna per far fronte al problema. E’ la più efficace e risolutiva in molti casi, soprattutto in termini di stabilità. Si tratta di un vero e proprio intervento chirurgico, ma che normalmente risulta poco o per nulla doloroso grazie anche ad una procedura chirurgica semplice e sicura, per mezzo dell’impiego di moderni strumenti operativi.
Si tratta di una vite in titanio che viene posta a livello delle ossa mascellari e che va a sostituire quella che in origine era la funzione della radice dentale.
La vite, una volta posizionata, subisce un processo di “osteointegrazione”; in parole semplici si adatta gradualmente all’osso che la circonda.
L’impianto, come già indicato, è normalmente costituito da titanio, per le sue peculiari proprietà come la biocompatibilità, la resistenza e leggerezza.
Sopra l’impianto, successivamente, verrà posta una corona avvitata (raramente cementata).
Quali sono le controindicazioni di un impianto dentale?
Può essere controindicato in alcuni casi per:
– Forti fumatori
– Forti bevitori di alcolici
– Assunzione di farmaci anti-coagulanti
– Assunzione di farmaci bifosfonati (farmaci per l’osteoporosi)
– Diabete scompensato
– Gravidanza
– Pazienti in fase dinamica di crescita (bambini, adolescenti)
– Pazienti che hanno subito trattamenti radianti nel distretto facciale
– Pazienti chemioterapici in fine terapia da meno di un anno
Inoltre è controindicata quando manca un supporto osseo adeguato, che è una condizione necessaria per il successo dell’impianto.
Il ponte dentale
Si tratta, come dice la parola stessa, di due pilastri e del ponte stesso. Si posiziona una protesi dentale formata normalmente da 3 corone (talvolta più di 3) in modo da coprire lo spazio lasciato vuoto dal dente perso.
I pilastri (denti confinanti) sono gli elementi che tengono su il ponte e quindi i denti vicini devono essere trattati adeguatamente. Vengono rimpiccioliti e devitalizzati . Proprio per questo, quando i denti vicini sono sani, il fatto di devitalizzarli può essere considerato un punto a sfavore di questa tecnica.
Potrebbe non essere una scelta di buon senso intervenire su elementi dentari sani. Diversa è la situazione in cui anche i denti vicini presentino già problemi come carie importanti. In tal caso può essere opportuno devitalizzarli per evitare maggiori danni futuri.
A questo punto verranno impostate le corone per ricoprire i denti e costituire il ponte.
Protesi mobili
Può succedere però, soprattutto verso l’età senile, che i denti manchino tutti o quasi. In tal caso si può ricorrere alle note dentiere.
Queste protesi mobili, come indica il nome stesso, possono essere tolte e rimesse a nostro piacimento.
Queste protesi possono essere parziali, quando abbiamo ancora denti su cui poter ancorare la protesi mobile con ganci oppure totali, quando le arcate sono totalmente edentule. In quest’ultimo caso si parla di ancoraggio ad appoggio mucoso.
Il vantaggio è quello della bassa invasività. Per metterle è sufficiente eseguire un’impronta e non occorre alcun intervento chirurgico. Come contraltare occorre tenere sempre ben pulita la protesi ( ci sono per esempio specifiche pastiglie detergenti) poiché possono essere facilmente terreno fertile per batteri e microrganismi che talvolta provocano problematiche (anche serie) come la stomatite da protesi. Inoltre, per la scarsa stabilità, può succedere che si formino delle vesciche, che si muovano creando problemi di masticazione e fonazione.
Protesi Fisse su Impianti
Quando mancano tutti i denti e/o si decide di preferire ad una dentiera protesi fisse, questa può essere una soluzione efficace e funzionale.
Le protesi fisse su impianti prevedono come sostegno impianti osteointegrati, i quali vengono ancorati alle ossa mascellari o mandibolari. Ci sono varie tipologie di riabilitazione (tra cui : Toronto bridge, All on four) ma, con le dovute differenze, in tutti i casi
per ottenere una protesi fissa viene creata prima una radice in Titanio.
Una volta che le cellule dell’osso si legano perfettamente alla radice di titanio, potrà essere inserito il nuovo dente artificiale che può essere in resina o in ceramica (tenendo conto che la ceramica ha un costo circa doppio della resina).
Talvolta può accadere che il paziente non abbia una struttura ossea adeguata per sostenere una protesi fissa. In questo caso è possibile ricorrere a protesi rimovibili su impianti. Anche in questo caso la protesi rimovibile su impianti è una soluzione per far fronte a denti mancanti o ad un’intera arcata dentale. I nuovi denti in ceramica saranno impostati su una base di più (3 o 4) impianti in Titanio.