Nei denti primari del bambino sono presenti delle “linee di crescita” che indicherebbero situazioni di stress vissute nel grembo materno, durante la gravidanza o nei primi mesi di vita .
Questa ricerca è stata condotta dalla prof.ssa Erin C. Dunn, che lavora presso il Massachusetts General Hospital (MGH) e alla Harvard Medical School, con l’intento di studiare le linee di crescita presenti nei denti da latte.
Lo studio è riportato nel dettaglio su jamanetwork
La prof.ssa spiega che, come in un albero esistono gli anelli di accrescimento che variano in base al clima ed altri parametri ambientali, così anche nei denti da latte sono presenti delle linee che registrano il vissuto esperienziale nel grembo materno e nei primi mesi di vita. Se durante questo periodo è intervenuto stress fisico a causa di malattia o cattiva alimentazione, ciò può riscontrarsi nei denti, in linee di crescite maggiormente pronunciate chiamate appunto “Linee di stress”.
Tra queste linee, una in particolare è stata chiamata “Linea neonatale” (NNL) e, secondo l’ipotesi della prof.ssa Dunn, sarebbe un eccellente indicatore dei livelli di stress subiti durante la gravidanza e/o nei primi mesi di vita. A tal riguardo è stato condotto uno studio dalla Dunn concertato con la ricercatrice Rebecca V. Mountain e la data analyst Yiwen Zhu, che lavorano nell’Unità di Genetica Psichiatrica e Neurosviluppo sempre al Massachusetts General Hospital.
Dati raccolti
Le ipotesi formulate dai ricercatori si sono basate sull’analisi dei denti da latte di 70 bambini tra i 5 e i 7 anni, dopo la loro caduta. Quest’ultimi avevano partecipato allo studio “Avon Longitudinal Study of Parents and Children” tenutosi negli anni 90.
Al microscopio sono state analizzate le linee neonatali (NNL) per verificarne l’ampiezza.
A completare lo studio le madri hanno risposto (durante la gravidanza o subito dopo) a delle domande tramite questionario. Sono stati presi in considerazione fattori che possono influenzare lo sviluppo del bambino: episodi stressanti vissuti dalla madre durante la gravidanza, eventuali trascorsi o sintomi psicopatologici della madre, condizione socio-economica sfavorevole, supporto sociale durante e appena dopo la gravidanza.
Evidenze
I risultati della ricerca hanno evidenziato che i bambini le cui madri avevano avuto un trascorso con depressione, problemi psichiatrici o forte ansia a 32 settimane di gestazione, avevano una NNL più ampia rispetto agli altri bambini che non avevano riscontrato questa condizione.
I ricercatori si sono poi chiesti come lo stress psicosociale materno possa radicarsi biologicamente nei denti della prole. Una possibile risposta sta nel cortisolo (ormone dello stress) che può influenzare la formazione dello smalto tramite fattori di crescita simili all’insulina (it.wikipedia.org/wiki/Fattore_di_crescita_insulino-simile) . Inoltre livelli più elevati di cortisolo materno potrebbero anche diminuire l’amelogenesi durante il periodo perinatale e portare a un NNL più ampio.
Scenari futuri
I risultati di questo studio suggeriscono che i fattori psicosociali presenti in gravidanza o nei primi mesi di vita possono essere associati alla linea neonatale presente nei denti da latte. Studi futuri dovranno tuttavia convalidare questa scoperta e dettagliare in maniera approfondita i collegamenti tra le caratteristiche basate sui denti e gli esiti sulla salute del bambino. Tale ricerca potrebbe gettare le basi per strategie di intervento mirate per identificare i bambini a rischio e prevenire futuri disturbi di salute mentale anni prima dell’insorgenza dei sintomi.